Internet delle Cose: quali sviluppi per il Retail?

 

Il Retail Vision Study 2017 di Zebra Technology, recentemente pubblicato, riporta interessanti dati relativi all’utilizzo del IOT nel mondo retail. Lo studio mostra i risultati dei sondaggi compilati nel 2016 da 1.700 executive del retail provenienti dal Nord America, America Latina, Asia del Pacifico, Europa e Medio Oriente.
Tutti i segmenti di mercato della vendita al dettaglio sono stati intervistati: supermercati, grandi magazzini, commercianti di abbigliamento, negozi specializzati, catene di alimentari, store di elettronica e store per la casa.

Internet delle cose per il mondo del retail
Ecco i risultati più importanti:
il 70% degli executive della vendita al dettaglio è favorevole ad implementare le soluzioni IoT per migliorare l’esperienza d’acquisto del cliente;
il 73% dei rivenditori ritiene i big data e la loro gestione importante per le loro attività;
il 78% dei retailer ritiene che integrare l’e-commerce allo store fisico sia di importanza fondamentale per fornire un’esperienza omnicomprensiva ad ogni cliente;
l’87% degli executive intervistati adotterà punti di vendita mobili (MPOS) entro il 2021, per accettare scansione ed accettazione dei pagamenti con carta di credito e di debito;
il 90% dei retailer entro il 2021 amplierà le possibilità di acquisto online, ma con il ritiro in negozio.
Sempre entro il 2021, gli investimenti dei retailer riguarderanno: Internet delle Cose (70%), apprendimento automatico (68%) e automazione (57%) con l’obiettivo di riuscire a garantire al cliente un ‘esperienza in tempo reale. L’adozione di soluzioni dell’ambito Internet delle Cose consentirà un maggiore controllo del magazzino nelle operazioni di rifornimento, eliminando così l’esaurimento delle scorte e scegliendo i prodotti direttamente a seconda delle preferenze dei clienti. In questo giocheranno un ruolo fondamentale il sistema predittivo del machine learning e l’automazione.
Già il 79% dei retailers tra Canada e Stati Uniti ha investito in sensoristica per il controllo automatico dell’inventario, il 72% intende rinnovare il proprio processo di fornitura, ottenendo una verifica immediata ed in tempo reale delle proprie scorte.
L’Internet delle cose giocherà un ruolo fondamentale in tutto ciò, gestendo queste operazioni e controllando le attività di marketing con parametri geografici.
Entro il 2021, il 79% dei rivenditori potrà personalizzare la visita dei clienti in negozio e sapere con precisione quando un cliente specifico entrerà nel punto vendita. Stanno preparandosi ad adeguarsi al livello tecnologico dei Millennials, nati tra il 1980 e il 1995. Sono la prima generazione che utilizza la tecnologia completamente ed in modo naturale e sono attualmente il più grande gruppo commerciale del mondo ed entro il 2025 il 75% della forza lavoro mondiale. Già oggi otto acquirenti su dieci utilizzano il proprio dispositivo mobile presso il punto vendita, invece di richiedere l’aiuto degli assistenti alla vendita presenti in negozio.
Per consentire l’adozione del sistema omnichannel e migliorare l’esperienza d’acquisto si stima che serva che l’esattezza dell’inventario raggiunga il 90%.