Internet of Things per lo Smart Working

Il 10 maggio scorso è stato approvato il Disegno di legge AC. N. 2233B che disciplina e soprattutto favorisce, tra l’altro, “l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, ovvero il cosiddetto Smart Working: lavoro che può essere svolto all’esterno dei locali aziendali, non richiede una postazione fissa e si svolge nell’ambito del normale orario di lavoro. Questo genera sicuramente nuove prospettive e un’idea di Smart Office in cui le configurazioni delle stazioni di lavoro e degli spazi sono ripensati in una logica di ottimizzazione. Ecco dove l’Iot può giocare un ruolo fondamentale.

Internet of Things per lo Smart Working” è bloccato Internet of Things per lo Smart Working
Uffici nuovi e ripensati, dunque, sia per le persone che si trovano a lavorare comunque all’interno della sede aziendale, sia per i datori di lavoro che, grazie all’impiego di nuove tecnologie per “regolare” lo svolgimento del lavoro in sede, possono risparmiare e rendere più efficienti gli spazi aziendali.

Sale riunioni

Tutto questo potrà essere fatto grazie all’utilizzo di sensori, posizionati all’interno delle meeting room che rileveranno quante persone attraversano le sale e i movimenti al loro interno. Sarà poi possibile avere questi dati all’interno di un cloud per collezionarli e sfruttarli in modo proficuo, ad esempio per capire, in caso di incontri di lavoro non prefissati, qual è la disponibilità in tempo reale di uffici e sale.
Attraverso i sensori si potrà inoltre regolare e verificare il livello di utilizzo dei vari dispositivi (i telefoni, i monitor, le lavagne digitali)

Illuminazione e clima

Anche l’illuminazione sarà un elemento che potrà essere rivoluzionato dalle tecnologie IoT. E’ ormai noto come una buona regolamentazione della luce garantisca grande risparmio economico, e come l’Internet of Things venga già sfruttato sotto questo punto di vista, per i nuovi progetti di città smart. Anche per gli uffici si può fare qualcosa: regolamentare sulla base delle persone all’interno delle sale e sull’utilizzo effettivo degli spazi, la luce, ma anche il raffreddamento, il riscaldamento e la qualità dell’aria.

Scrivanie e postazioni

Infine le postazioni di lavoro potranno essere utilizzate meglio attraverso dei sensori posizionati sulle scrivanie.
Se risultano occupate, ma dal rilevamento, l’utente non è effettivamente alla scrivania, il sistema renderà nota la sua disponibilità se altri ne dovessero avere bisogno.
Sarà dunque possibile, nella logica di un’azienda che applica lo Smart Working, gestire al meglio le postazioni di lavoro con l’IoT, e questo andrà a migliorare il comfort, la sicurezza e la produttività.