I tanti vantaggi dell’IoT in agricoltura

Collezionare e analizzare dati è importante, in tutti i settori lavorativi.
Questi dati infatti possono essere integrati e trasformati, aiutando ad automatizzare processi, identificando trend e opportunità da sfruttare.

Iot in agricoltura-opportunità e ostacoli

Per quanto riguarda l’agricoltura, l’innovazione portata dalla tecnologia IoT consentirà ai lavoratori di poter connettere tra loro aree molto vaste, tipiche di questo settore. Pensate all’estensione dei campi agricoli: attraverso i sensori IoT ci potrà essere un collegamento costante e continuo in tutta l’area di grandi aziende agricole, fattorie e allevamenti. Questo è possibile grazie a LPWAN (Low Power Wide Area Networks), la tecnologia che diffonde l’IoT in aree difficili da raggiungere.
I sistemi LPWAN consentono di trasferire dati da migliaia di sensori e device IoT compatibili fino a distanze di 200km, in condizioni ideali.
La vera innovazione sta nel fatto che questo tipo di sistemi ricevono ed inviano soltanto un determinato numero di dati ad intervalli regolari anziché in modo continuativo: così facendo i sensori sono “accesi” solamente nel momento in cui trasmettono, consumando molta meno energia. Questo significa che potranno montare batterie piccole ed essere quindi installati più facilmente all’interno delle aziende agricole.

Cosa porta in più l’IoT in questo settore?

Nel settore agricolo sono già state sviluppate diverse innovazioni tecnologiche ma sono in pochi a fruirne.
Alcuni allevatori utilizzano sistemi di monitoraggio sulla distribuzione del mangime per gli animali, la produzione di latte ecc., al fine di identificare cambiamenti in termini di salute, performances e status riproduttivo.
Inoltre, vengono usate da tempo tecnologie molto avanzate nei fertilizzanti e nei sistemi di irrigazione. Applicando le tecnologie IoT attraverso i sensori, si potrebbero ricavare dati sulle colture facilmente analizzabili da esperti del settore, senza bisogno che questi ultimi debbano, ad esempio, recarsi fisicamente nelle aziende agricole.

Quali sono gli ostacoli?

Le principali difficoltà per l’uso dell’IoT in agricoltura sono sostanzialmente legate al costo dei sensori e alla mancanza di una infrastruttura di rete che permetta il collegamento tra essi. C’è anche da aggiungere che i computer sono molto poco diffusi nelle aziende agricole e c’è una riluttanza di fondo ad incorporare la tecnologia nelle attività, modificando così le care vecchie abitudini.
L’IoT è ciò che potrebbe cambiare le carte in tavola. Ad esempio, si potrebbero impiegare i sensori nelle piccole attività: controllare se i cancelli sono tutti chiusi alla sera, o semplicemente consentire agli agricoltori di comunicare con i consulenti ottenendo suggerimenti e indicazioni per le operazioni che lo richiedono. Per far sì che l’IoT venga effettivamente impiegato, sarà tuttavia necessario abbassare i costi dei sensori e di dotare le aziende agricole di una tecnologia che sia in grado di supportarli.