L’Internet of Things entra nelle case degli italiani

Lo scorso 23 Febbraio al convegno “Smart Home: l’Internet of Things entra dalla porta di casa” sono stati presentati i risultati della ricerca Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
L’internet delle cose è entrato fortemente nelle case italiane ed in Italia nel 2016 il mercato della Smart Home ha segnato un +23% rispetto al 2015, con un valore pari a 185 milioni di euro.
La casa connessa è il traino a tutto il mondo dell’Internet of Things, capace di influenzare diversi ambiti anche nel nostro Paese.

iot per la casa - la smart home

Smart Home

Installatori e distributori di materiale elettrico costituiscono ancora l’82% del mercato, quota in via di riduzione con l’avvento di nuovi canali (retailer, eRetailer, assicurazioni) pari ora al 18%.
Il 31% delle circa 300 soluzioni per la Smart Home presenti in Italia e all’estero è rappresentato dall’ambito sicurezza, come videosorveglianza, videocitofoni, serrature e sensori di movimento. Segue la gestione energetica con il controllo degli elettrodomestici da remoto (10%), la gestione degli impianti di climatizzazione (8%) ed il monitoraggio dei dispositivi elettrici (10%).
La maggioranza delle installazioni, quasi il 70%, è una procedura semplificata ed adatta all’utente medio: il 70% di chi ha comprato oggetti connessi, tuttavia, ha deciso di rivolgersi comunque ad installatori e piccoli retailer. Infine il 52% delle soluzioni è proposto da startup che, sul mercato IOT, vanno ad affiancarsi ai grandi player come Amazon e Google.

Chi acquista?

Il 26% dei consumatori italiani possiede almeno un oggetto intelligente e connesso a casa propria, il 58% intende acquistarne uno. Chi non ha ancora comprato prodotti IoT per la propria casa dichiara di attendere soluzioni più avanzate, prima di acquistarli. Risulta da una ricerca dell’Osservatorio Internet of Things svolta in collaborazione con Doxa, su un campione di utenti Internet dai 25 ai 70 anni.
Per i consumatori italiani fondamentale è la presenza sul territorio di installatori (come idraulici o elettricisti) o piccoli rivenditori.

Quali sono i canali di vendita?

Lo sviluppo di aree specifiche in negozi di elettronica, GDO, negozi fai-da-te, retailer ed eRetailer ha portato alla costituzione di un pubblico sempre più ampio che preferisce proprio il negozio fisico inteso come uno showroom dove scegliere ed acquistare. Inoltre anche multi-utility e operatori di telecomunicazioni hanno cominciato a promuovere prodotti e servizi legati all’Internet delle cose ed alla Smart Home.

Quale tecnologia per la Smart Home?

Diverse le tecnologie a corto raggio adottate per la Smart Home alle quali si affiancano i protocolli LPWA (Low Power Wide Area) che aiutano l’utente ad usufruire di un’esperienza omogenea e fluida.