Porti ipertecnologici: il futuro di Rotterdam
Parliamo oggi dello sviluppo IoT legato ad un particolare settore, quello navale e ad un particolare porto, quello di Rotterdam. Perché? Proprio il grande hub olandese si sta attrezzando e punta ad essere, nel 2025, completamente autonomo per gestire navi caratterizzate da guida interamente automatizzata e nel 2030 ad essere il porto più Smart e connesso nel mondo. Queste le intenzioni per il futuro di Paul Smits, capo dell’ufficio finanze del porto olandese.
Le grandi navi in cui verranno implementate tecnologie e sistemi IoT potranno avere i seguenti vantaggi:
- la presenza di sensori che raccolgono dati sul meteo, sulle condizioni dell’acqua, sulla visibilità, il vento e molto altro,
- la possibilità di trasmettere questi dati ad un sistema di analisi che prenderà decisioni autonome sulla navigazione.
Non è fantascienza ma realtà: è infatti in costruzione la Yara Birkeland, prima nave container interamente autonoma. Il completamento dei lavori è previsto per il 2019. Grazie al sistema IoT inserito in questa e in tipi di navi simili che si costruiranno, anche i porti ne beneficeranno, e così tutte le persone che lavorano in questo settore, da sempre molto legato alla tradizione, che si sta però avviando verso una necessaria modernizzazione.
Per portarla avanti, si sono uniti il gruppo IBM Global Service e la divisione IoT di Cisco che hanno messo a punto una serie di servizi IoT e Cloud dedicati esclusivamente allo sviluppo tecnologico del porto. Rotterdam si è sempre naturalmente affidato, come hub, alle trasmissioni e comunicazioni radar tra piloti, capitani, rimorchiatori per prendere le decisioni sulle operazioni portuali, in particolar modo quando si tratta dell’attracco delle navi, operazione piuttosto complicata, che richiede la comunicazione tra tante diverse figure per essere coordinata ed eseguita in modo sicuro.
Con la nuova dashboard digitale, messa a punto grazie all’IoT, sarà possibile gestire più operazioni da un solo device, si potranno visualizzare tutte le azioni delle diverse persone coinvolte nel processo, aumentando così l’efficienza del porto, soprattutto per quanto riguarda l’arrivo di navi da trasporto e consegna, i cui arrivi potranno essere più semplici e potranno, dunque, anche aumentare.
Attraverso l’IoT sarà inoltre possibile selezionare la data e il luogo di attracco in base a quando le condizioni sono più convenienti, questo consentirà di salvaguardare una buona quantità di carburante, contribuendo a creare meno danni ambientali e a rendere il porto di Rotterdam più eco friendly.