Huawei sul tema della sicurezza in campo IoT
Il problema della sicurezza nell’approccio all’IoT è sempre più rilevante. Huawei, in un White Paper dal titolo “Building a trusted and managed IoT world” lo analizza e lo approfondisce: dai diversi settori in cui la messa in sicurezza dei dispositivi IoT è fondamentale, ai modi per farlo.
Vediamo quali sono i punti più importanti di questo White Paper, consultabile interamente a questo indirizzo.
Internet è ormai divenuto parte della nostra vita, e l’Internet of Things sta conquistando anch’esso un posto di rilievo. Città, case, sanità ogni giorno più smart, device che si possono indossare, l’Internet dei Veicoli (IoV) e numerose altre industrie impiegano ormai le tecnologie IoT. Ogni cosa è connessa e questo rappresenta un grande beneficio per gli individui e la società.
Assieme a questo si fa sempre più spazio però anche il tema della messa in sicurezza di queste tecnologie. Nel White Paper sono riassunti i dati di un recente sondaggio Forrester sulle organizzazioni mondiali, nel quale è emerso che il 47% di queste, che utilizza o ha in programma di utilizzare l’IoT, ha sperimentato almeno una volta problemi e falle nel sistema di sicurezza.
I temi più delicati: sicurezza e privacy
Il White Paper analizza poi le parti dei dispositivi IoT più esposte a rischi: i sensori, il network di reti, chip, sistemi operativi, gli endpoint, le piattaforme e le applicazioni.
Non solo la sicurezza: anche il tema della privacy è sempre scottante e necessita di grande attenzione, anche perchè entrambi non coinvolgono solamente le industrie e il loro business, ma soprattutto l’economia nazionale e la vita delle persone. Per questo motivo le misure di sicurezza che sono state attivate fino ad ora non sono al 100% efficienti: essendosi moltiplicati i settori in cui l’IoT è presente è necessario attivare nuovi sistemi e una nuova architettura di sicurezza per prevenire le possibilità di attacchi.
Cooperazione e prospettive globali
La messa in sicurezza di questi dispositivi, afferma nel White Paper, non è un optional, ma un obbligo, e deve essere un processo che si concretizza in tutte le fasi: dalla ricerca al design di questi dispositivi, fino alla loro messa in commercio. Servono inoltre capacità di analisi Big Data, che consentano di intervenire, in caso di falle nel sistema, al giusto livello e nel momento più corretto. Nelle ultime parti del White Paper, Huawei prende in esame alcuni casi d’uso “tipici” dell’IoT elencando per ciascuno le possibili minacce e le contromisure più adatte.
In conclusione, bisogna riconoscere che l’IoT sta cominciando ad prendere sempre più spazio e quindi la consapevolezza di come utilizzarlo al meglio è maggiore. Quello che bisognerà fare, afferma Huawei è adottare un approccio di cooperazione e una prospettiva globale sulla cosa, al fine di progettare sistemi di sicurezza che coinvolgano tutti gli stadi dello sviluppo di un device IoT. Non solo, è molto importante che questi sistemi vengano pensati a monte, quindi è sempre necessario progettare e sviluppare nuove idee e nuove teorie, dalle quali nasceranno nuove e più sicure architetture.