Più sicurezza grazie alle applicazioni IoT

Quello della sicurezza è sempre un tema molto sentito, in particolare quella delle donne. In alcuni Paesi del mondo, quando una donna si trova in pericolo non è semplice fare una telefonata per chiedere aiuto e ogni secondo è prezioso. Fortunatamente, i miglioramenti in campo Internet of Things possono essere una buona soluzione. In questo articolo parliamo in particolare dei cosiddetti Panic Buttons, i pulsanti antipanico.

Ci sono diverse aziende che hanno sviluppato o stanno sviluppando applicazioni e Panic Buttons. Vediamo alcuni casi.

Sicurezza-con-applicazioni IoT

App mobile per le emergenze

Non solo Panic Buttons. Come dicevamo all’inizio di questo post, sono tante le applicazioni che sfruttano l’Internet of Things, dedicate alla sicurezza delle donne.
Bsafe, ad esempio, è un’app per Smartphone che consente di creare un network di membri che si desidera avvisare in caso di emergenza. All’interno di Bsafe è anche presente un pulsante che effettua una finta chiamata, al fine di scoraggiare le persone che creano situazioni di disagio.

Life 360 è un’altra applicazione largamente utilizzata tra i componenti delle famiglie come utile servizio di localizzazione, che viene inviata ai familiari semplicemente premendo un pulsante del telefono.

MSAI (Mobile Standards Alliance of India) ha sviluppato un’app simile a Life 360, denominata I feel Safe (Mi sento sicuro) che funziona nei telefoni Android, anche in assenza di connessione internet ed è gratuita. Premendo per 5 volte un pulsante specifico scatta la modalità emergenza, che notifica in tempo reale la localizzazione della persona, inviando a familiari e persone prescelte, le sue coordinate ogni 30 secondi. Questa modalità consente anche di informare la polizia della situazione accorciando i tempi di un intervento.

Panic Buttons con tecnologie IoT

Esistono naturalmente anche Panic Buttons che possono essere usati senza bisogno del telefono, come quelli che ha creato Mutelcor, che riducono notevolmente i tempi tra la chiamata e l’arrivo dei soccorsi. Questi pulsanti sono davvero utili, in particolare nei paesi dove non tutte le donne hanno accesso ad un telefono cellulare (come ad esempio in India).

GitHub, consente di configurare il suo pulsante antipanico (simile al famoso Dash Button di Amazon) in base alle specifiche esigenze. Attraverso un software AWS che utilizza piattaforme Cloud based e tecnologia WiFi, il pulsante può essere configurato per inviare sms, rintracciare o tracciare oggetti, effettuare chiamate di emergenza e perfino mettere in moto una macchina.

Insomma, ci sono sfide che vanno vinte, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza, in particolare quella delle donne.
Queste sfide possono essere affrontate sia con una maggiore comunicazione ma anche attraverso l’uso della tecnologia, in particolare quella IoT, che continua ad apportare notevoli miglioramenti nel campo della sicurezza.
La speranza è che, con la combinazione di tecnologie IoT e Panic Buttons, aumentino le possibilità per le donne di accedere a sistemi che garantiscono la loro sicurezza.