Un ulteriore passo per lo sviluppo IoT in Italia
Huawei negli ultimi anni sta cambiando il proprio posizionamento. Se prima si occupava solamente di produrre smartphone per conto terzi, ora si è affermato come uno dei leader del mercato per quanto riguarda la commercializzazione di smartphone con il proprio marchio: prodotti dal design accattivante e prezzo vantaggioso e in breve tempo si è piazzato al terzo posto tra i grandi colossi a livello mondiale. Huawei non si occupa però solamente di questo settore di mercato: il brand è presente da anni su diverse antenne, ponti radio, centrali e gateway di molte reti di comunicazione cellulare.
Proprio questa propensione alla crescita e al continuo sviluppo ha portato Huawei a stringere un accordo con un importante player delle telecomunicazioni, nel febbraio del 2018. Questa collaborazione ha portato all’apertura, nella città di Catania, di un Business Innovation Center dedicato a studiare, applicare e sfruttare i vantaggi delle tecnologie IoT nei seguenti ambiti di applicazione, legati soprattutto all’agricoltura:
- parcheggi intelligenti (smart parking),
- misurazione smart delle perdite idriche e della luce (smart metering),
- prevenzione degli incendi (smart smoke detection)
- gestione di zootecnica innovativa (connected cows – mucche connesse).
Al di là dell’obiettivo primario sopracitato, si ipotizza che il Business Innovation Center sarà in grado di indirizzare i talenti verso le nuove tecnologie IoT, creando anche nuovi posti di lavoro.
Perché concentrarsi proprio sull’agricoltura? Questo settore è sempre al centro dell’attenzione quando si parla di Internet of Things perché tanti sono gli ambiti di applicazione in questo senso che potrebbero aiutare il settore primario a svilupparsi, crescere e migliorare.
Huawei ha inoltre il desiderio di consolidare la propria rete in Europa, non solo per quanto riguarda il business della produzione e la commercializzazione degli smartphone ma anche attraverso la promozione delle nuove tecnologie IoT tra i giovani e la coltivazione di nuovi talenti.
Le tecnologie del nuovo Centro
Le attività del nuovo centro saranno focalizzate sulle tecnologie Nb-IoT, che fa parte dei Low power wide area networks; reti che trasmettono a grande distanza trasferendo numeri limitati di dati e consumando poca batteria all’interno dei dispositivi.
Due sono le tecnologie più conosciute per quanto riguarda questo tipo di network: Sigfox e LoRaWAN.
Le differenze, in breve:
- Sigfox è un sistema proprietario gestito da una società privata che installa antenne riceventi, secondo lo stesso principio di una compagnia di telefonia mobile.
- LoRaWAN è un sistema aperto, con più fornitori di antenne e software, che segue uno standard definito da LoRa Alliance. Esistono in Italia già alcune reti LoRA
- NB-IoT invece è uno standard relativamente nuovo, ha consumi minimi di energia e una buona penetrazione del segnale con frequenze a 200MHz all’interno degli edifici.
Rimaniamo in attesa di scoprire quali innovazioni porterà il nuovo centro di Catania.
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